Il giorno prima di morire, Eugenio affidò questo messaggio alla sua famiglia Oblata:
Dite loro che muoio felice … che muoio felice del fatto che il buon Dio si è degnato di scegliermi per fondare, nella Chiesa, la Congregazione degli Oblati
E poi, come ultimo desiderio del suo cuore:
Praticate molto, tra voi, la carità … la carità … la carità e, all’esterno lo zelo per la salvezza delle anime.
Joseph Fabre (Successore di Eugenio come Superiore Generale),
lettera circolare del 1861
Lo scorso anno, la Congregazione Oblata e l’Arcidiocesi di Marsiglia si sono riunite sulla Tomba di Sant’Eugenio per commemorare il 150° anniversario della sua morte. Il suo attuale successore come Superiore Generale ha ricordato:
Per noi Oblati, Sant’Eugenio era un uomo appassionato, dotato di un grande amore per Gesù Cristo, per la Chiesa e per i poveri. Per 37 anni egli condivise questi doni con la gente di Marsiglia, prima come Vicario Generale e poi come Vescovo.
Contemporaneamente era Superiore Generale dei Missionari Oblati, guidando la crescente Congregazione dal palazzo del vescovo, che vi si trovava di fronte.
È da questa stessa città che ci ha inviati a predicare il Vangelo in tutto il mondo… noi Oblati siamo orgogliosi di continuare a seguire la sua ispirazione in circa 70 Paesi, con più di 4,000 missionari e numerosi laici associati.
Padre Louis Lougen OMI
Durante l’omelia della messa, l’attuale successore di Eugenio come Vescovo di Marsiglia, ha detto:
Il Vescovo de Mazenod era animato da una grande passione nel proclamare il Vangelo di Cristo. Era dunque nell’incontro con i più poveri che Cristo gli si manifestava, legandolo a sé. Egli fu un instancabile apostolo.
In questo rappresenta un modello per noi.
Possa la passione del Vangelo riempirci! Possa condurci oggi ai più poveri della Chiesa…
Arcivescovo Georges Pontier