I LAICI SONO COOPERATORI DELLA MISSIONE E DIO È IL GARANTE DELLA LORO RICOMPENSA

I benefattori che rendono possibile per i Missionari l’essere preparati e lo svolgere il loro ministero, sono in effetti missionari loro stessi. Loro prendono parte alle ricompense della missione in un modo molto reale.

È detto nella Sacra Scrittura che colui il quale accoglie un profeta riceverà la ricompensa del profeta; ed io ho sempre pensato che questa parola consolante doveva a più forte ragione applicarsi a coloro che forniscono ai sacri ministri i mezzi di svolgere il loro ministero.
Riceveranno la ricompensa del ministro: quindi più il ministero è sublime, più i risultati sono di grande portata, più i lavori sono stancanti, più grande sarà anche la ricompensa non solo per il ministro che compie le sue funzioni con zelo ma anche per chi ha facilitato le medesime funzioni..

I benefattori sono così non soltanto finanziatori, ma missionari in senso reale, ai quali Dio ridarà il centuplo per la loro generosità.

Vedete, signora, che non pretendiamo di mettere in luce la nostra riconoscenza per mezzo di semplici complimenti o semplici parole, perché ciò significherebbe riconoscere poco cristianamente i benefici che provengono da una fonte troppo limpida per essere ripagati in questa maniera. ~ Dio il garante del nostro debito e la sua bontà infinita s’incarica di restituirlo centuplicato.

Lettera a Madame de Servan, 20 agosto 1818, E.O. XIII n.15.

Oggi i Missionari Oblati continuano con le stesse convinzioni:

Fedeli alla tradizione oblata, le comunità avranno a cuore di promuovere l’Associazione Missionaria di Maria Immacolata per la formazione del laicato e la partecipazione alla spiritualità e all’apostolato degli Oblati

CC&RR, Regola 37b

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