UNA SPIRITUALITÀ DI COMUNIONE COLLETTIVA

L’anno 1822 vide i Missionari di provenza completamente assorbiti nell’evangelizzazione ad Aix, a Notre Dame du Laus, a Marsiglia, così come nella predicazione di molte lunghe missioni popolari. Eugenio, come padre della famiglia dei missionari, giova dei loro successi notando come la bontà di ciascuno divenisse beneficio per tutti.

Menerò vanto tra i miei fratelli, tra i miei figliuoli perché, mancando io di virtù mie proprie, son fiero delle loro opere e della loro santità.

Lettea a Hippolyte Courtès, 3 marzo 1822, EO VI n 80

 

“Nella storia della spiritualità cristiana ascoltiamo: “Cristo è in me, vive dentro di me” che è la prospettiva della spiritualità individuale, della vita in Cristo, oppure ascoltiamo “Cristo è presente nei nostri fratelli e nelle nostre sorelle” che è la prospettiva della carità, delle opere di carità. Ma manca il passo successivo, e cioè, scoprire che se Cristo è in me così come nell’altra persona, allora Cristo che è in me ama Cristo che è in te e viceversa…c’è del dare e del ricevere.”       Jesus Castellano OCD

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