Continuando a riflettere sulla lettera di invito a Hilaire Aubert, arriviamo ad un concetto centrale del pensiero e dell’azione di Eugenio: formare un gruppo che diventi una cellula generatrice di vita per il mondo. Eugenio usa la parola noyau, che descrive un gruppo capace di essere fonte di vita per gli altri, come il nucleo in un gruppo di cellule, o il seme in un frutto, insomma il centro di qualcosa di vivo e vitale. Quando aveva iniziato con l’associazione dei giovani di Aix, il suo scopo era di formare giovani che fossero lievito nella società della città . Allo stesso modo i missionari : un gruppo scelto di persone che sarebbe divenuto fonte di vita per gli altri.
Se potessimo costituire un nucleo, molto presto vedremmo raccogliersi attorno a noi le persone più zelanti della diocesi.
Pensateci in presenza di Dio. Voi sapete che per far del bene nelle nostre terre bisogna esser del posto, gente che sappia la lingua.
E non dubitate: nella nostra Congregazione ci faremmo santi, liberi ma uniti coi vincoli della carità più tenera, sottomessi fedelmente alla Regola che ci saremo imposti, ecc
Lettera a Hilaire Aubert, 1815, E.O. VI n 3
(Nota: Hilaire Aubert non è mai diventato Missionario di Provence)