Concludendo la narrazione della benedizione e apertura della cappella per i giovani, Eugenio dice come egli predicava, ed era felice di vedere che le sue parole portavano frutti. Come predicatore Eugenio capì di essere uno strumento nella mani di Dio e la gioia nel vedere i risultati è evidente.
Prima di dare la benedizione, il Direttore ha fatto una predichetta che ha prodotto quello che suol produrre sempre questa pratica: un aumento sensibile di fervore in tutti i cuori; in questi momenti, che paiono brevissimi, sembra che N. Signore risponda immediatamente alle richieste formulate dal suo rappresentante, con grazie abbondanti e consolazioni effuse nelle anime di coloro che gli parlano per bocca del suo ministro.
Si esce sempre da questo pio esercizio come in genere da tutte le solennità che si celebrano nell’Associazione, assaporando la verità delle parole della Scrittura: Un giorno nei tuoi cortili val più che mille altrove (Sal, 84, 10).
Diario della Congregazione della Gioventù, 21 novembre 1814, E.O. XVI