MISSIONI POPOLARI: UN RIFLESSO DELLA RELAZIONE CON DIO DEL MISSIONARIO E DELLA COMUNITÀ

Dopo che i missionari ebbero presentato la dichiarazione del loro programma di vita alle autorità diocesane ed ebbero eletto un superiore, iniziarono 10 giorni di preghiera e di riflessione in preparazione della loro prima missione parrocchiale, che avrebbe avuto luogo l’11 febbraio a Grans. In questo modo veniva stabilito quel tempo di preghiera intensa che avrebbe preceduto ogni missione.

L’antivigilia del giorno fissato per la partenza, i missionari che hanno avuto la felicità di essere stati designati, entrano in ritiro dopo la preghiera della sera. E’ di regola che si faccia precedere, almeno con un giorno di ritiro, ogni missione che si fa

Regola 1818, capitolo 2, §2

Questi giorni di preghiera erano indispensabili se i missionari volevano restare fedeli al loro ideale di missione parrocchiale: un invito agli altri ad entrare in quella relazione con Dio che essi stessi vivevano per primi.

Alla stessa radice va ricondotta la pratica per cui, all’inizio di ogni anno, una volta finalizzato il programma dei vari viaggi missionari e nominata l’equipe responsabile per ciascuno:

Tutti i missionari (dal momento della designazione alla missione)  cominciano a pregare, ogni giorno, per i popoli che devono evangelizzare.

Regola 1818, capitolo 2, §2

This entry was posted in Regola and tagged , . Bookmark the permalink.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *