UNA MADRE CHE GLI HA DATO LA VITA

La terza sezione della Regola di vita si focalizzava sul rapporto tra i giovani e la Chiesa:

Sottomessi, allo stesso modo, ai precetti della Santa Chiesa, li osserveranno sapendo molto bene che non potrebbero, senza crimine, rifiutare a questa madre, che li ha generati a Gesù Cristo, l’obbedienza che le è dovuta in questa qualità e a causa dell’autorità che le è stata affidata dal suo divino Sposo.

Regolamenti e Statuti della Congregazione della gioventù, 1813, p. 20

Qui Eugenio ritorna al suo tema preferito: la Chiesa come Sposa di Cristo che è una madre per i suoi membri, perchè ha fatto nascere in loro la vita di Cristo. Li ha “generati” come figli nel Figlio, e l’obbiettivo di Eugenio era far comprendere alle persone cosa questo significasse.

Di nuovo, riferendoci alla sua lettera dal seminario riguardo il suo corso di catechismo con i ragazzi poveri di Parigi, possiamo riconoscere la preoccupazione di Eugenio di far capire loro il significato di appartenere alla Chiesa – e non fare solamente cose per cieca obbedienza:

Avrò alle mie lezioni un buon numero di giovanotti che non han fatto ancora la prima comunione. Non mi dispiace di iniziare il corso perché con l’aiuto di Dio non faremo un lavoro inutile. ~ necessario che facciano la prima comunione, ma ancor più necessario che la facciano bene. .

Lettera a sua madre, 4 febbraio 1809, E.O. XIV n.44

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