Lo Statuto era lungo 82 pagine ed era una guida molto dettagliata di ogni aspetto pratico della vita di un giovane. Dal momento che era così impegnativo, nessuno era obbligato a rimanere un membro della Congregazione della Gioventù. Il fatto che c’erano circa 300 membri che sceglievano liberamente di impegnarsi a viverlo dimostra che essi trovavano queste regole un’utile trainante forza nella loro vita.
ART. 28. La Congregazione ha provvisto ai bisogni dei suoi membri con un particolare regolamento che sono tenuti ad osservare.
ART. 29. Questo regolamento si estende a tutti i loro doveri ; abbraccia tutte le azioni della loro giornata e della loro vita. Se sono fedeli nell’osservarlo, possono considerare come assicurata la loro salvezza.
ART. 30. Non solo fissa gli esercizi religiosi e i doveri di pietà che devono compiere, ma comprende anche tutto ciò che è riferito all’opera o al lavoro.
â€Statuti della Congregazioneâ€, Missions 145 (1899), p. 25-107
Eugenio stava formando questi giovani a diventare buoni discepoli di Gesù e, una volta trasformati come persone e come Cristiani, a diventare un corpo di apostoli per altri, un lievito nel mondo.
La lunghezza, l’organizzazione e i dettagli di queste Regole mostra che Eugenio aveva la capacità di occuparsi delle persone, e questa esperienza di guidare la gioventù fu un beneficio quando Eugenio compose la Regola per i suoi Missionari.
“Una legge è qualcosa che deve avere una base morale, così che ci sia per ogni cittadino una trainante forza interiore da obbedire.â€Â  Chaim Weizmann